Le composizioni musicali sono frutto dell’organizzazione del linguaggio musicale con lo scopo di realizzare opere di vario genere. All’interno della distinzione antropologica tra le culture a tradizione scritta e a tradizione orale troviamo approcci diversi alla composizione, soprattutto legati alle diverse funzioni sociali che le varie culture attribuiscono alla musica.
Alla composizione musicale tuttavia appartengono dei caratteri universali che sono riscontrabili nella scelta del sistema musicale all’interno del quale comporre, questo determinerà il carattere ritmico, melodico ed, in occidente, armonico dell’opera. Altro universale può essere riscontrato nella necessità, comune a tutte le culture, di scegliere una forma all’interno della quale comporre.
Nella storia della musica occidentale, percepiamo una costante trasformazione del linguaggio e delle forme che ci porta ad assistere ad esempio alla nascita della Messa o della Sinfonia, forme all’interno delle quali, nel corso dei secoli, il linguaggio ha pienamente partecipato all’emancipazione della dissonanza. La grande provocazione di Arnold Schönberg arrivata ai primi del Novecento unita alle esperienze che negli stessi anni determinarono, negli USA, la nascita della cultura afroamericana, hanno preparato le nuove generazioni di compositori ad una rinnovata libertà linguistica che ha poi caratterizzato molti lavori musicali, non più soltanto europei, del XX e XXI secolo.
Possiamo dunque sostenere che ogni composizione musicale appartiene ed aiuta a definire uno stile a sua volta legato all’epoca storica nella quale il componimento è stato realizzato.